LA FORMA DEL LUSSO

LA FORMA DEL LUSSO.
Vi siete mai chiesti come riconoscere il lusso?

Articolo tratto da Collection Luxury Lifestyle Magazine #4 Aprile 2024
Testi di ANGELA DI PALMA, MAGDA RUGGIERO Architects

È un concetto in continua evoluzione e l’analisi del cambiamento comincia da lontano. Il termine lusso, come descritto dalla Treccani, deriva dal latino «luxus» a significare sovrabbondanza ed eccesso. Il vocabolo può anche originare dal latino «lux» ovvero luce, indice di brillantezza, come a contraddistinguere gli oggetti pregiati quali gioielli e pietre preziose e, metaforicamente, diventare simbolo di vita, fecondità e creazione. Il termine lusso narra dunque di creatività ed energia vitale, portando con sé non solo l’accezione apparentemente distintiva di un ceto sociale, ma anche l’espressione di un significato profondo legato al concetto dello star bene, ricercando l’eccellenza in ogni aspetto della vita quotidiana.

Il tempo ha modificato la percezione del significato di lusso che da sogno irraggiungibile si va configurando come un passaggio progressivo dell’interesse e della spesa verso esperienze piuttosto che prodotti lussuosi, rappresentando un fenomeno che amplia il perimetro del lusso dagli oggetti ai servizi ed agli spazi, ponendoli in stretta relazione con il mondo dell’arte, cultura e spettacolo. Gli ultimissimi anni hanno visto gli individui tornare a dare alla casa un valore di rifugio, riportando all’interno delle mura domestiche quel bisogno di bellezza ed essenzialità che riconducono a concetti lontani di semplicità e sobrietà caratteristici di grandi maestri dell’architettura di fine Ottocento come Adolf Loos e Otto Wagner, esponenti di un pensiero che ha concretizzato la perfetta sintesi di funzionalità ed estetica a discapito del superfluo e dell’ornamento inutile.

Cosa rappresenta il lusso per noi architetti? È la ricerca continua di semplificazione nell’innovazione, sfrondando la bellezza dalle sue componenti di ridondanza ed ostentazione, per tornare a lavorare con materiali il cui pregio sia insito nella loro intrinseca natura: la calda venatura del legno delle librerie di Albini e Magistretti, la grana fine del marmo di carrara della lampada Arco dei fratelli Castiglioni, il cuoio lavorato e tinto con aniline naturali della Eggs Chair di Jacobsen, il tubolare d’acciaio di una delle iconiche sedute di Mies van der Rohe, il cristallo curvato del tavolo Ragno di Livi sono solo alcuni esempi di pezzi di design che esprimono il perfetto connubio fra forma e funzionalità. Molti la chiamano «tecnica»,
ma già nell’antica Grecia la parola «téchne» definiva anche l’arte, il processo di ideazione e creazione e si tratta solo del sapere fare le cose con cura e minuzia di dettaglio.

Partendo da un’analisi della struttura spaziale del luogo e del contesto ambientale attenta e rispettosa delle esigenze espressive del committente, la progettazione architettonica si deve concentrare sul garantire una connotazione di unicità attraverso l’uso di materiali naturali, colori, arredi ed illuminazione che esaltino forme e volumi parlando di coloro che li vivono.

In quest’ottica, il nostro lavoro come Architetti nella sfera del lusso, si esprime nel creare luoghi di vita originali ed armoniosi, ponendo attenzione agli elementi della natura – luce, aria, terra ed acqua – utilizzati nella ricerca del comfort e del benessere individuale ed ambientale. Il nostro personale impegno è quindi realizzare architetture che siano ispirate dai materiali naturali collocandole in contesti raffinati e sostenibili con un peculiare riguardo alle rifi niture ed ai particolari costruttivi e decorativi che per noi rappresentano la vera forma del lusso.

L’obiettivo con cui si intraprende il percorso progettuale è quindi racchiuso in quell’emozione che si prova nel creare una magica corrispondenza fra funzione
ed estetica attraverso l’uso di linee semplici e materie pure che, aprendosi a fattori di variabilità e sorpresa, realizzino capolavori inaspettati.