RE-Lux-Tech: il ruolo della tecnologia nel lusso e relazioni con il living.

RE-Lux-Tech: il ruolo della tecnologia nel lusso e relazioni con il living.

Estratto dell’evento Luxury Living 5D svoltosi il 26 ottobre presso Auditorium Ferrero di SDA Bocconi, Milano e promosso dal gruppo RE/MAX in collaborazione con SDA Bocconi School of Management.

Protagonisti della quarta dimensione dedicata al ruolo della tecnologia nel lusso sono Paola Cillio Associate Dean for Resarch – Claudio Demattè Research in conversazione con Raoul Ravara, Managing Director – Asset Management HINES e con il commento finale di Vittorio Savoia, Owner di The RE/MAX Collection Crystal di Roma.

Professionista del settore immobiliare – immobili  di prestigio, con 35 anni di esperienza. Vittorio Savoia è nato e cresciuto a Torino, dove, all’età di 20 anni, ha iniziato la sua esperienza nei cantieri edili. Oggi opera a Roma per gestire, come responsabile, un gruppo di agenti immobiliari per il gruppo RE/MAX.

La sua esperienza è iniziata nell’edilizia tradizionale. Quindi è virata nella specializzazione relativa alle vendite del settore Real Estate. I brand immobiliari in franchising come Gabetti, Tecnocasa, Tempocasa, Engel & Volkers e ora Re/Max, hanno caratterizzato la formazione della sua esperienza. Tuttavia il suo bagaglio professionale è sicuramente stato arricchito da un’importante percorso nei Fondi Immobiliari torinesi. Assiste clienti che operano nei più vasti ambiti di attività relative al mondo immobiliare. Dalla costruzione pura e semplice, alla compravendita in aste pubbliche e private. Dall’acquisto a stralcio dal mondo bancario, allo short trading immobiliare. Dalla mediazione tradizionale alla classica locazione. Senza escludere la trasformazione e lo sviluppo di immobili tradizionali e speciali.

“Il lusso non deve essere interpretato come una questione di status ma come una forma di espressione dell’identità e di appartenenza ad una comunità di persone” ha affermato Cillo.  La tecnologia aiuta l’dentificazione di nuovi strumenti come Internet of Things e identità digitale che consentono nuove prospettive di racconto e percezione dei prodotti nell’ambito di una nuova frontiera dello storytelling. Nelle tecnologie più avanzate un sistema di device interconnessi consente di assegnare a ogni cliente degli dentificatori unici (unique identifiers – UID) che possono trasferire i dati più significativi in grado di descrivere desideri ed esperienze, ponendo la base per nuove proposte di acquisto esperienziale. Infatti, l’innovazione tecnologica, in particolare nel post-COVID, ha accelerato trend e soluzioni in tutte le fasi della customer journey e in tutte le fasi del «ciclo-vita dei clienti».

Nel real estate e in particolare nel luxury living, la tecnologia supporta sia l’erogazione dei servizi – in particolare per l’implementazione del nuovo paradigma real estate as service che nel living si concretizza nel Build-to-Rent su asset multicomparto e multitenant, sia in termini di ciclo vita del prodotto, si pensi ad esempio a:

1) progettazione in BIM.

2) gestione del CRM 3.0 con la raccolta delle informazioni della clientela.

3) possibilità di superare il trade off tra riservatezza della ricerca / offerta di asset di lusso garantita sul mercato ed efficacia della prestazione facendo leva sul network (la tecnologia consente di avere interconnessione pur mantenendo la privacy).

4) alla migliore esperienza di acquisto grazie ad esempio alla realizzazione di video ad alta prestazione che riescono a far vivere l’esperienza dell’asset a distanza, addirittura anticipandola nei casi di rigenerazione urbana o nello sviluppo di nuovi asset, alla «configurazione» dell’asset con scelta degli arredi e personalizzazioni in termini di space planning online garantendo la migliore offerta costruita sulla personalizzazione fatta direttamente dal cliente.

5) certificazione della documentazione garantendo una rigorosa due diligence fino ad arrivare all’acquisto on line, delegando una delle fasi meno piacevoli del processo di acquisto alla tecnologia.

 

Emotional Real Asset: minimo comun denominatore del lusso e ruolo del luxury real estate.

Emotional Real Asset: minimo comun denominatore del lusso e ruolo del luxury real estate.

Gabriella Lojacono, Direttore Executive Master in Luxury Management- EMILUX in conversazione con Matteo Marzotto, Head of Real Estate EMEA Essilor Luxottica e con le conclusioni di Federico Panigati, Owner di The RE/MAX Collection Ultimate di Milano hanno individuato esclusività, desiderabilità e “aspirazionalità” come pilastri dell’emotional real asset.

La carriera di Federico Panigati gli ha dato la possibilità di lavorare per diverse aziende di successo in diversi settori, permettendogli di raggiungere un’esperienza globale di vendita al dettaglio, vendite e marketing multimarca da cui ha imparato qualcosa di diverso giorno per giorno ed è diventato flessibile nell’adattarsi all’ambiente commerciale attuale. Allo stesso tempo, ha sempre avuto una forte passione per il settore immobiliare e per l’impatto che ha sulle nostre vite. La sua naturale attitudine alle nuove sfide lo ha portato ad avviare un nuovo importante progetto nel mercato immobiliare di lusso con RE/MAX, la più grande società di franchising immobiliare al mondo. All’inizio del 2021 ha aperto in esclusiva la filiale di Milano del marchio The Remax Collection e ora la sua missione è quella di gestire questo ufficio focalizzato sugli immobili di lusso.

Federico Panigati, Owner di The RE/MAX Collection Ultimate di Milano

 

Spesso gli viene chiesto perché ha deciso di iniziare a lavorare nel settore immobiliare di lusso. “Perché questo lavoro mi ispira, mi dà spunti di riflessione, mi spinge a cercare sempre qualcosa di nuovo per sorprendere me stesso e i miei clienti. Per questo sono sempre alla ricerca di case bellissime, straordinarie e uniche. Proporle agli investitori per favorire l’acquisto di un sogno, cosa può desiderare di più un broker?” – commenta Federico.

La reputazione per un marchio è di fondamentale importanza e ogni elemento identificato come pilastro valoriale deve fare parte di tutti gli elementi di prodotto e servizio, dai luoghi fisici in cui si vive l’esperienza del brand sino al modello di servizio, che devono essere tutti «autentici» ovvero riconosciuti da tutti gli stakeholder (clienti, dipendenti, fornitori, conferenti di capitale) in modo univoco.

Il real estate è da sempre asset tangibile strumentale atto a contribuire alla percezione dei valori fondanti degli utilizzatori finali sia in ambito corporate, sia per il mercato abitativo retail. Il luxury living ritrova nelle caratteristiche fisiche uniche e ricercate e nella capacità intrinseca dell’asset stesso e dell’ambiente in cui insiste la sua capacità di garantire il benessere degli utilizzatori finali da intendersi come (nuovo) concetto dell’esperienza del «lusso assoluto». Il modello di servizio si deve adeguare non solo nel seguire il cliente in tutte le fasi del ciclo vita della customer journey («ricerca/ produzione del bene, acquisto, gestione nel post vendita) ma anche e soprattutto nel supportare ogni stadio del «ciclo vita del cliente» che, a seconda della fase, richiede e ricerca asset diversi rispondenti a diverse esigenze: dall’acquisto della seconda casa di pregio in top location, al monolocale in affitto per il figlio, dalla ricerca di un’abitazione di rappresentanza in città per il business, alla sostituzione della prima casa per variazioni della composizione del nucleo familiare. La fedeltà dei clienti del luxury deriva dalla percezione di coerenza mantenuta nel tempo nel modello di servizio che genera fiducia rendendo «l’esperienza di acquisto» un momento di piacere anche grazie al «valore» del servizio offerto.

La capacità di execution in coerenza con la proposizione di valore è garantita da tre elementi:

1) l’aggiornamento continuo per il mantenimento della competenza in diversi ambiti (legali, fiscali, economici, ambientali.) che interagiscono nel processo di acquisto dell’abitazione. 2) la personalizzazione del servizio funzionale alle esigenze del cliente anche in termini di riservatezza (diversa per usi e costumi afferenti a ambiti professionali e o geografici).

 3) supporto della tecnologia all’attività di consulenza in termini di digitalizzazione dei processi, trasparenza informativa, comunicazione.

Estratto dell’evento Luxury Living 5D svoltosi il 26 ottobre presso Auditorium Ferrero di SDA Bocconi, Milano e promosso dal gruppo RE/MAX in collaborazione con SDA Bocconi School of Management.

 

 

Luxury Home-Office Value: il valore sostenibile degli investimenti oltre il valore economico nel lusso.

Luxury Home-Office Value: il valore sostenibile degli investimenti oltre il valore economico nel lusso.

 Estratto dell’evento Luxury Living 5D svoltosi il 26 ottobre presso Auditorium Ferrero di SDA Bocconi, Milano e promosso dal gruppo RE/MAX in collaborazione con SDA Bocconi School of Management.

Il dialogo tra Leonardo Luca Etro, Associate Professor of Practice di Corporate Finance e M&A, e Giuseppe Abatista, Group Tax Consultant Salvatore Ferragamo e le conclusioni di Joanne Barley, Owner di The RE/MAX Collection Luxury Lakeview a Verbania sul Lago Maggiore, evidenzia come l’esperienza del lusso sia in primo luogo un elemento distintivo dal significato profondamente simbolico, che identifica un modo di essere e l’appartenenza a un nucleo di valori al fine di esaltare le peculiarità di chi vive quell’esperienza. Di nazionalità Inglese, Joanne Barley vive sul Lago Maggiore da oltre venticinque anni, conoscendone ogni luogo, e può vantare oltre 15 anni di esperienza come Agente Immobiliare esclusivamente nel settore degli immobili di prestigio. Oggi è la titolare e la promotrice della prima agenzia in Italia di “The RE/MAX Collection”. La Sua esperienza Internazionale garantisce un servizio riservato e professionale.

Joanne Barley, Owner di The RE/MAX Collection Luxury Lakeview

La pandemia ha rivoluzionato le caratteristiche di posizionamento e di mercato del lusso, impattando sulla domanda e sul comportamento degli utilizzatori finali anche nel real estate.

Agli uffici è richiesto di essere più «accoglienti» e luogo di interazione e alle abitazioni di rispondere a nuove esigenze anche per consentire spazi di lavoro. Analogamente a quanto emerso per il caso generale, il cliente del luxury living ricerca non solo elementi di unicità e di conservazione degli elementi distintivi nel tempo, ma anche sostenibilità in termini di alternative ecologiche e socialmente consapevoli.

L’allontanamento dall’ostentazione a favore di discrezione e riservatezza si manifesta in 5 aree:

1) qualità e durata in termini di attenzione ai materiali di alta qualità e alla lavorazione artigianale;

2) design e architettura senza tempo espressa mediante la rilevanza di elementi architettonici unici e duraturi con riduzione dell’impatto ambientale;

3) approvigionamento etico dei materiali e utilizzo dei materiali “poveri” anche nei prodotti del lusso;

4) acquisto consapevole con attenzione a tutti gli elementi legati alla produzione e gestione dell’asset;

5) minimalismo e semplicità. Come possono le aziende rispondere a esigenze di sostenibilità di lungo periodo tenendo conto delle esigenze di breve periodo? Il panel ha evidenziato come un fattore di rischio sia rappresentato dalla eccessiva attenzione per il breve periodo, spesso coincidente con la valutazione aziendale che ogni trimestre viene effettuata partendo dall’EBITDA di breve periodo.

Gli operatori che vogliono davvero creare valore sostenibile di lungo periodo devono trovare i migliori strumenti da inserire nel modello di business per poter allungare l’orizzonte temporale con il pieno accordo dei conferenti di capitale, più facile nel caso in cui la proprietà, come accade per tante aziende del “made in Italy”, sia di tipo famigliare.

Luxury Living 5D: il valore della bellezza oltre ricavi e costi

Dalla sostenibilità all’innovazione: Un’analisi approfondita sul significato del lusso e le sue intersezioni nel contesto italiano contemporaneo.

“Nella nostra società in rapida trasformazione, il lusso rappresenta uno specchio dei nostri desideri, dei nostri valori e della nostra identità. È un settore che riflette il gusto, la bellezza e l’innovazione. Ma, sempre di più, anche la responsabilità sociale e ambientale.” è con queste parole che Dario Castiglia Presidente e Fondatore di RE/MAX Italia ha dato avvio all’iniziativa Luxury Living 5D – Le dimensioni del lusso nel living Made in Italy svolta da SDA Bocconi in partnership con The RE/MAX Collection la divisione dedicata al segmento del lusso.

“Competenze multidisciplinari e multisettoriali con capacità di creare innovazione grazie anche alla condivisione di best practice tra diversi settori con la costante attenzione alla sostenibilità sono tra le caratteristiche distintive della SDA Bocconi. L’attenzione per la sostenibilità è testimoniata anche dal nuovo Campus certificato LEED Platinum, ultimato nel contesto di una rigenerazione urbana a beneficio non solo di studenti e docenti ma dell’intera comunità, ha affermato Stefano Caselli, Dean SDA Bocconi nell’ambito dei saluti istituzionali.

L’obiettivo del «Luxury Living 5D” è stato di esplorare le dimensioni del lusso e le interrelazioni con la filiera del living di pregio nel mercato domestico con il coinvolgimento di esperti e di top practitioner del luxury management di diverse industry. In particolare, il progetto ha previsto il contributo di professori della SDA Bocconi e top practitioner di aziende che rappresentano eccellenze del Made in Italy a livello nazionale e internazionale che hanno condiviso quanto rilevato dalla letteratura scientifica e le best practice di diversi settori e/ o discipline indagando #5 dimensioni.

Dimensione 1 – Luxury Home-Office Value: il valore sostenibile degli investimenti oltre il valore economico nel lusso: il dialogo tra Leonardo Luca Etro, Associate Professor of Practice di Corporate Finance e M&A, e Giuseppe Abatista, Group Tax Consultant Salvatore Ferragamo e le conclusioni di Joanne Barley, The RE/MAX Collection Luxury Lakeview, evidenzia come l’esperienza del lusso sia in primo luogo un elemento distintivo dal significato profondamente simbolico, che identifica un modo di essere e l’appartenenza a un nucleo di valori al fine di esaltare le peculiarità di chi vive quell’esperienza.

Joanne Barley
  Joanne Barley, Owner The RE/MAX Collection Luxury Lakeview, Verbania (VB)

Dimensione 2 – Emotional Real Asset: minimo comun denominatore del lusso e ruolo del luxury real estateGabriella Lojacono Direttore Executive Master in Luxury Management- EMILUX in conversazione con Matteo Marzotto, Head of Real Estate EMEA Essilor Luxottica e con le conclusioni di Federico Panigati, The RE/MAX Collection Ultimate hanno individuato esclusività, desiderabilità e “aspirazionalità” come pilastri dell’emotional real asset.

Federico Panigati
Federico Panigati, Owner The RE/MAX Collection Ultimate, Milano

Dimensione 3 – Luxury Real Estate as a service: il valore dei servizi nel ciclo vita del prodotto di lusso e il ruolo del real estate nella luxury customer journeyManuela Prandelli  Director del Master in Fashion, Experience & Design Management – MAFED in conversazione con Carlo Cracco, Chef & Entrepreneur Ristorante Cracco, ha trattato il tema customer experience: il valore dell’autenticità nell’era dell’omnicanalità. La tecnologia svolge ruoli fondamentali nei business model moderni delle aziende del lusso. In primo luogo, essa supporta l’analisi della domanda e del comportamento del consumatore fornendo la capacità di personalizzare il servizio e prodotto

Dimensione 4 – RE-Lux-Tech: il ruolo della tecnologia nel lusso e relazioni con il living: protagonisti della quarta dimensione dedicata al ruolo della tecnologia nel lusso sono Paola Cillo Associate Dean for Resarch – Claudio Demattè Research in conversazione con Raoul Ravara, Managing Director – Asset Management HINES e con il commento finale di Vittorio Savoia, The RE/MAX Collection Crystal. “Il lusso non deve essere interpretato come una questione di status ma come una forma di espressione dell’identità e di appartenenza ad una comunità di persone” ha affermato Cillo.

Vittorio Savoia

Vittorio Savoia, Owner The RE/MAX Collection Crystal, Roma

Dimensione 5 – Real Asset Investment, i driver di valore dei beni di lusso e il ruolo del luxury e del real estate nella diversificazione di portafoglio: la discussione della quinta dimensione ha visto come protagonisti Andrea Beltratti, Direttore Accademico Executive Master in Finance – EMF di SDA Bocconi e Giuliano Giannessi, CFO Dolce & Gabbana che hanno trattato le caratteristiche distintive nei portafogli diversificati di luxury e passion asset. L’intervento ha enfatizzato come il legame tra lusso ed esperienza si sia da tempo radicato in asset che vengono appunto definiti come “passion asset” vale a dire come attività finanziarie e reali legate proprio al processo in base a cui determinati beni e servizi vengono apprezzati in maniera particolare dalla comunità dei consumatori.

Dario Castiglia

Dario Castiglia, CEO & Founder, RE/MAX Italia 

Il “take home” è emerso dall’intervista di Alessia Bezzecchi Associate Professor of Practice Corporate Finance & Real Estate SDA Bocconi School of Management e ideatrice del progetto Luxury Living 5 D a Dario Castiglia, che ha evidenziato come “la missione nel luxury living consiste nell’offrire un’esperienza che trascende il mero valore economico-finanziario, fornendo un servizio di alta qualità che mette al centro il benessere delle persone, sia dal punto di vista sociale che ambientale in grado di promuovere uno stile di vita sostenibile e di grande bellezza.” Le tendenze nel mercato del luxury living, sia a livello internazionale che nazionale, possono variare nel tempo e spesso sono influenzate da diversi fattori economici, sociali e culturali. A livello internazionale si evidenziano dei trend chiari quali

  • Sostenibilità: crescente interesse per proprietà di lusso che incorporano elementi di sostenibilità e pratiche eco-friendly, in case energeticamente efficienti e realizzate con materiali ecologici.
  • Tecnologia Integrata: le case di lusso stanno integrando sempre di più tecnologie avanzate, come sistemi di sicurezza avanzati, domotica, sistemi di intrattenimento e connettività di alta gamma,
  • Località Esclusive: continuo interesse per proprietà di lusso in destinazioni esclusive e ambite, che possono includere residenze costiere, ville di montagna o proprietà in aree metropolitane di prestigio,
  • Privacy e Sicurezza: aspetti talmente rilevanti per gli acquirenti di lusso che le proprietà spesso includono sistemi di sicurezza avanzati e recinzioni o altre misure di protezione.

In Italia le tendenze distintive riguardano:

  • Stili di Vita Rurali: crescente attrazione per le proprietà di lusso situate in campagna, come ville e tenute, in grado di offrire uno stile di vita rurale, ma con tutti i comfort del lusso,
  • Città d’Arte: le città d’arte italiane, come Firenze, Venezia e Roma, continuano ad attirare gli acquirenti di lusso grazie alla loro ricca storia, cultura e bellezza architettonica,
  • Patrimonio Storico: le proprietà con un ricco patrimonio storico, come castelli o ville storiche, sono altamente ricercate nel mercato del lusso italiano,
  • Cucina e Stile di Vita: l’Italia è rinomata per la sua cucina e il suo stile di vita. Le proprietà di lusso spesso includono cucine gourmet e spazi per la degustazione del vino.
  • Accesso al Mare e Alle Montagne: le proprietà di lusso vicine al mare o alle montagne continuano ad essere popolari, offrendo la possibilità di sfruttare al massimo il paesaggio naturale italiano.

Oltre agli elementi di sostenibilità, tecnologia e privacy e sicurezza, le caratteristiche distintive del luxury living includono:

  • Design e Architettura Eccezionali: gli acquirenti di lusso cercano proprietà con design e architettura straordinari, materiali di alta qualità, finiture di pregio e un’estetica eccezionale,
  • Servizi Personalizzati: i servizi personalizzati, come il personale di servizio, chef privati, concierge e assistenza completa, sono spesso inclusi nelle proprietà di lusso,
  • Localizzazione Prestigiosa: la localizzazione è essenziale. Le proprietà di lusso devono trovarsi in aree prestigiose, come quartieri esclusivi o in prossimità di importanti attrazioni

In estrema sintesi, il lusso non è più sinonimo di eccesso, ma di sostenibilità. L’attenzione verso il pianeta e la comunità globale è diventata una componente fondamentale di ciò che consideriamo lussuoso. Ecco perché i marchi del lusso sono impegnati non solo a soddisfare i desideri dei loro clienti, ma anche a farlo in modo etico, sostenibile e quindi “più bello” al di là dei ricavi e dei costi.