Intervista a Tiziana Sabbatucci, The RE/MAX Collection Crystal, Roma.

Intervista a Tiziana Sabbatucci, The RE/MAX Collection Crystal, Roma.

Un’imprenditrice di successo, che ha trovato nel brand The RE/MAX Collection la sua stessa filosofia di vita. Dall’alta moda al Real Estate di prestigio, il passo è breve.

Tiziana raccontaci come ha inizio la tua carriera.

Sono una donna determinata, coraggiosa e audace. Il mio background è legato al mondo dell’alta moda, quello dell’innovazione, del made in Italy e della sartorialità. Per 27 anni ho gestito con successo l’azienda di famiglia, con una mia linea di moda. A seguito delle delocalizzazioni delle produzioni dei grandi marchi e i conseguenti imponenti investimenti ai quali bisognava attenersi per reggere il cambiamento, ho compreso che era giunto il momento della svolta.

Ho riqualificato l’area dove sorgeva l’azienda di famiglia, ricavando otto appartamenti di cui ho gestito direttamente la commercializzazione. Ne ho curato ogni dettaglio, presentandoli come se fossero delle modelle pronte a salire in passerella. L’attrazione per il mondo immobiliare è stata immediata, e il colpo di fulmine per RE/MAX folgorante. Ho trovato un brand con una filosofia coerente con la mia mentalità, internazionale e libera, senza limiti di territorio con una grande interazione con i colleghi, con strumenti e opportunità di sviluppo immense. L’idea di aver alle spalle un’azienda che ti supporta nella crescita è sicuramente rasserenante.

 

Sul podio al primo posto tra gli agenti in Italia per i risultati conseguiti nel 2023. Il segreto del tuo successo?

Sicuramente l’esperienza manageriale precedente mi è stata di grande aiuto, per le sue declinazioni commerciali e quindi capacità di gestire il marketing, poi tradotto in un vero e proprio personal branding.

Per me è fondamentale la prequalifica del cliente, l’ascolto attivo per capirne le vere esigenze, sia che si tratti di un privato, che di un imprenditore.

Lavoro innanzitutto per generare fiducia, con cui riesco a ottenere risultati eccellenti.

Nella foto sopra, Tiziana sul podio dei Top Producer RE/MAX, prima Consulente immobiliare in Italia per i risultati raggiunti nel 2023, Palacongressi di Rimini, aprile 2024.

Cosa ha fatto la differenza nel raggiungimento di questi straordinari risultati, considerando la tua giovane età professionale nel settore?

La scuola dedicata RE/MAX University, con la sua ampia offerta formativa si è rivelata fondamentale per chi come me si approcciava al settore da neofita. Successivamente ho sentito il bisogno di fare un ulteriore salto di qualità, decidendo di passare alla Divisione Luxury di RE/MAX, quella riservata agli immobili di prestigio, The RE/MAX Collection, e qui si è aperto un mondo. Ho imparato a dialogare efficacemente con clienti facoltosi, usando gli strumenti di marketing adeguati. Come un ufficio di rappresentanza, il Collection LUXURY LIFESTYLE MAGAZINE, la rivista specializzata nel Luxury e nel Lifestyle, pensata per una platea esclusiva e selezionata, dove non si parla solo di immobili, distribuita in edicola in tutta Italia, negli Aeroporti e Lounge VIP, nei primari Golf Club e in numerosi Resort di lusso. Disponibile anche online: magazinecollection.it

Cosa opinione hai a riguardo dell’intelligenza artificiale nel Real Estate?

La digitalizzazione e l’AI sono di grande supporto in questo momento storico nel mercato degli immobili di lusso, ma bisogna prestare molta attenzione nel metterla in pratica. Sicuramente gli impieghi più diffusi in tal senso sono nella promozione e valorizzazione della proprietà. Ma dietro c’è sempre il professionista che genera fiducia e ha capacità di ascolto.

Un insegnamento che vuoi condividere con i lettori?

Il vero lusso non sta nell’oggetto, ma nel come si lavora quell’oggetto a prescindere dalla sua natura. Se impari questo la vita lavorativa cambia totalmente, con risultati sorprendenti. Non c’è limite alla crescita. Ricordo, appena entrata in RE/MAX, partecipando alla mia prima Convention nazionale dove apparivano tutte le premiazioni, mi dissi “Un giorno anch’io voglio essere la numero uno”. Oggi, ci sono riuscita, che bella soddisfazione.

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LA FORMA DEL LUSSO

LA FORMA DEL LUSSO.
Vi siete mai chiesti come riconoscere il lusso?

Articolo tratto da Collection Luxury Lifestyle Magazine #4 Aprile 2024
Testi di ANGELA DI PALMA, MAGDA RUGGIERO Architects

È un concetto in continua evoluzione e l’analisi del cambiamento comincia da lontano. Il termine lusso, come descritto dalla Treccani, deriva dal latino «luxus» a significare sovrabbondanza ed eccesso. Il vocabolo può anche originare dal latino «lux» ovvero luce, indice di brillantezza, come a contraddistinguere gli oggetti pregiati quali gioielli e pietre preziose e, metaforicamente, diventare simbolo di vita, fecondità e creazione. Il termine lusso narra dunque di creatività ed energia vitale, portando con sé non solo l’accezione apparentemente distintiva di un ceto sociale, ma anche l’espressione di un significato profondo legato al concetto dello star bene, ricercando l’eccellenza in ogni aspetto della vita quotidiana.

Il tempo ha modificato la percezione del significato di lusso che da sogno irraggiungibile si va configurando come un passaggio progressivo dell’interesse e della spesa verso esperienze piuttosto che prodotti lussuosi, rappresentando un fenomeno che amplia il perimetro del lusso dagli oggetti ai servizi ed agli spazi, ponendoli in stretta relazione con il mondo dell’arte, cultura e spettacolo. Gli ultimissimi anni hanno visto gli individui tornare a dare alla casa un valore di rifugio, riportando all’interno delle mura domestiche quel bisogno di bellezza ed essenzialità che riconducono a concetti lontani di semplicità e sobrietà caratteristici di grandi maestri dell’architettura di fine Ottocento come Adolf Loos e Otto Wagner, esponenti di un pensiero che ha concretizzato la perfetta sintesi di funzionalità ed estetica a discapito del superfluo e dell’ornamento inutile.

Cosa rappresenta il lusso per noi architetti? È la ricerca continua di semplificazione nell’innovazione, sfrondando la bellezza dalle sue componenti di ridondanza ed ostentazione, per tornare a lavorare con materiali il cui pregio sia insito nella loro intrinseca natura: la calda venatura del legno delle librerie di Albini e Magistretti, la grana fine del marmo di carrara della lampada Arco dei fratelli Castiglioni, il cuoio lavorato e tinto con aniline naturali della Eggs Chair di Jacobsen, il tubolare d’acciaio di una delle iconiche sedute di Mies van der Rohe, il cristallo curvato del tavolo Ragno di Livi sono solo alcuni esempi di pezzi di design che esprimono il perfetto connubio fra forma e funzionalità. Molti la chiamano «tecnica»,
ma già nell’antica Grecia la parola «téchne» definiva anche l’arte, il processo di ideazione e creazione e si tratta solo del sapere fare le cose con cura e minuzia di dettaglio.

Partendo da un’analisi della struttura spaziale del luogo e del contesto ambientale attenta e rispettosa delle esigenze espressive del committente, la progettazione architettonica si deve concentrare sul garantire una connotazione di unicità attraverso l’uso di materiali naturali, colori, arredi ed illuminazione che esaltino forme e volumi parlando di coloro che li vivono.

In quest’ottica, il nostro lavoro come Architetti nella sfera del lusso, si esprime nel creare luoghi di vita originali ed armoniosi, ponendo attenzione agli elementi della natura – luce, aria, terra ed acqua – utilizzati nella ricerca del comfort e del benessere individuale ed ambientale. Il nostro personale impegno è quindi realizzare architetture che siano ispirate dai materiali naturali collocandole in contesti raffinati e sostenibili con un peculiare riguardo alle rifi niture ed ai particolari costruttivi e decorativi che per noi rappresentano la vera forma del lusso.

L’obiettivo con cui si intraprende il percorso progettuale è quindi racchiuso in quell’emozione che si prova nel creare una magica corrispondenza fra funzione
ed estetica attraverso l’uso di linee semplici e materie pure che, aprendosi a fattori di variabilità e sorpresa, realizzino capolavori inaspettati.

IL COLORE IN ARCHITETTURA TRA ETICA ED ESTETICA

IL COLORE IN ARCHITETTURA TRA ETICA ED ESTETICA
Articolo tratto da Collection Luxury Lifestyle Magazine #4 Aprile 2024
Testi di ANGELA DI PALMA, MAGDA RUGGIERO Architects

Negli articoli precedenti abbiamo analizzato come alcune peculiarità in architettura siano necessarie e, per questo, sono stati approfonditi i concetti di outfit e di lusso, il primo inteso come progettazione ad hoc e l’altro come espressione della ricerca di eccellenza nella vita quotidiana connesso con le arti visive e la cultura dello star bene. Il colore è un altro elemento fondamentale in architettura: può essere considerato una forma di espressione artistica che gioca un ruolo importante dal punto di vista etico del benessere ed estetico del progetto di dettaglio personalizzato.
L’artista austriaco Jorrit Torquinst affermava che “lo spazio architettonico è un vuoto cieco, totale, fino a quando il colore non interviene, dando allo spazio un apporto di concretezza” (Colore e luce. Teoria e pratica, Unicopli, Milano). Tale affermazione di Torquinst sembrerebbe sminuire la progettazione, ma in realtà la esalta, integrando il colore quale elemento che chiude il processo ideativo.

Il progetto architettonico è sempre una composizione di processi, anche separati, che partono dalle necessità legate al contesto, territoriale o immobiliare, che crescendo si amalgamano
con i particolari costruttivi e decorativi di cui il colore è tra i protagonisti.


Dal paleolitico a oggi, la produzione e l’ampiezza della gamma dei colori hanno mostrato come questi siano in grado di veicolare messaggi storici e politici, evidenziando sempre valori emozionali.
Particolari costruttivi e decorativi di facciate esterne e ambienti interni sono da sempre simbolo della classificazione sociale, del gusto personale e della funzione che l’oggetto architettonico rappresenta, testimoniando come la forma e la dimensione, insieme al colore, connotino l’importanza economico-sociale di un edificio e dei suoi spazi interni.
Esempi straordinari di riqualificazione urbana attraverso l’uso del colore sono il mercato di Santa Caterina a Barcellona, progettato dall’architetto Benedetta Tagliabue, e il Central Saint Giles a Londra, progettato dall’architetto Renzo Piano. Il primo, che nasce dalla riqualificazione dell’antico mercato rionale progettato nel 1848 sui resti di un convento quattrocentesco ed è oggi un’icona di Barcellona, ha ridato vita all’intero quartiere della Ribera rompendo uno schema regolare e monocromatico di base. Il tema ricorrente di questo progetto è l’irregolarità delle geometrie, completamente su misura, in cui raramente c’è ripetitività, ogni pezzo è unico e ogni oggetto è colorato con grande attenzione cromatica. Quali colori sono stati scelti? Quelli della frutta e della verdura!

Il secondo nasce a Londra, nel quartiere di Soho, in uno spazio urbano risultato della demolizione di un anonimo palazzo degli anni Sessanta, costruito in mattoncini. Esso rappresenta un cambio epocale del quartiere in cui sorge: è emergente e colorato, frastagliato e bucato, schermato da elementi metallici di grandi dimensioni ma aperto da vetrate e bucature alte 6 metri. Apparentemente
chiuso, in realtà si apre all’interno su una piazza, cuore di questo eccentrico complesso architettonico, anch’essa “colorata” dalla presenza di caffè, ristoranti e attività commerciali.
I colori predominanti delle facciate sono rosso, arancione, giallo e verde, in forte contrasto con il resto della città in cui predominano i toni di grigio. Come mai questa scelta? Sembra arrivi da un’analisi cromatica delle cornici lignee dei pub e dei negozi caratteristici di Londra.

“L’umanità ha bisogno del colore per vivere”, affermava Le Corbusier, inventando un modello di studio per la progettazione del colore in architettura, denominato “Policromia Architettonica”.
Le Corbusier, ispirandosi ad Aristotele, riusciva a cogliere il potenziale dei colori, la forza espressiva e la capacità di trasformare qualsiasi cosa – un oggetto, un arredo, un elemento architettonico – nella migliore versione possibile di sé.

In qualità di architetti abbiamo il compito di comprendere quale tipo di percezione sensoriale e di conseguente reazione emozionale possa portare l’impiego del colore in uno specifico ambiente, al fine di produrre le condizioni ideali per il benessere di chi lo abiterà. Il colore è quindi l’espressione delle complesse necessità di colmare bisogni e desideri dei fruitori degli spazi ed è necessario utilizzarlo avendo sempre presente che etica ed estetica devono essere rispettate affinché l’opera architettonica risulti in equilibrio non solo formale.

LA NUOVA MILANO TRA INNOVAZIONE, TRADIZIONE E STORIA

Articolo tratto da Collection Luxury Lifestyle Magazine #4 Aprile 2024
Testo di ANNA MUSCH

LA NUOVA MILANO TRA INNOVAZIONE, TRADIZIONE E STORIA

Skyscrapers from a low angle view in Shenzhen,China.

Milano, città operosa e centro del business proiettato al futuro, negli ultimi anni, grazie a forti investimenti in ambito immobiliare, ha completamente ridisegnato il suo skyline, senza affrancarsi dal passato ma integrandolo con nuove strutture avveniristiche. Massima espressione di questa integrazione la troviamo nelle zone di Porta Nuova, Isola e Garibaldi. Il vecchio quartiere denominato Isola, con la sua identità autonoma stile bohémienne, si contrappone al nuovo quartiere di Porta Nuova, che ha riqualificato una vasta area di Milano proponendo nuove connessioni tra luoghi precedentemente separati, la Milano contemporanea, senza dimenticare poi Porta Garibaldi, con la sua movida.
Il piano di riqualificazione urbana, avviato nel 2009, ha portato l’area ad aggiudicarsi international Highrise Award nel 2014 e ha riguardato l’intera zona compresa tra Porta Garibaldi, il quartiere Isola e l’ex scalo ferroviario di Porta Nuova (detto anche “delle Varesine”), ora sostituito dell’attuale stazione di Porta Garibaldi.

Un progetto che, grazie alla firma di un pool di architetti di fama internazionale, ha ridisegnato l’area inserendo complessi di edifici a destinazione mista (terziaria, commerciale e residenziale) e uniti da un sistema pedonale arricchito da aree verdi, piazze, ponti e piste ciclabili. Tra gli edifici più significativi si ergono il complesso delle torri che si affacciano su piazza Gae Aulenti – tra cui quella che ospita gli uffici di Unicredit, con il famoso pennone illuminato durante la notte -, la Torre Diamante, il Samsung District e, nel vivace quartiere Isola (dove si trova anche un grande parco, noto col nome di Biblioteca degli Alberi), il famoso Bosco Verticale progettato dall’architetto Boeri, due torri residenziali che, con 8.900 mq di terrazzi sapientemente piantumati, ospitano differenti specie arboree volte a valorizzare la biodiversità, in un’espressione verticale a favore del quartiere Isola, che accoglie peraltro con orgoglio la presenza della Fondazione Riccardo Cotarella, la cui missione è quella di diffondere la cultura della responsabilità sociale attraverso l’operato sul territorio.

Piazza Gae Aulenti rappresenta invece, con le splendide fontane e i suoi 2300 metri quadrati circolari, il nuovo volto della città che cambia, un punto di convergenza della riqualificazione urbanistica di questi quartieri. Proprio quest’aera è stata la protagonista del mutamento dello skyline dell’intera città, grazie ai diversi edifici di oltre dieci piani di altezza sorti in questi ultimi anni nell’integrazione con gli altri palazzi, più bassi, anch’es-si moderni nel design e nel concept che li ha generati. Dalla piazza si scende verso Corso Como, in una delle zone più iconiche della città e anche diventata simbolo della “Milano del bere”, dove le nuove residenze lussuose sono nate per unificare le tipiche case di ringhiera e l’architettura contemporanea con le specificità urbane del quartiere Garibaldi.

INVESTIRE IN IMMOBILI, COSA STA SUCCEDENDO

Collection Luxury Lifestyle Magazine #3 Dicembre 2023
Articolo di Tiziana Sabbatucci, The RE/MAX Collection Crystal

INVESTIRE IN IMMOBILI, COSA STA SUCCEDENDO

L’Investimento immobiliare è da sempre considerato un tema di particolare interesse. Forse perchè induce a pensare a forti guadagni o da sicurezza pensando alia solida presenza del bene acquistato. Acquistare immobili a scopo di investimento, tuttavia, e un’attività complessa che merita essere affrontata con la giusta consapevolezza. Analizziamo quindi le principali questioni da tenere in considerazione per addentrarsi in questo affascinante mondo. Innanzitutto, conoscere il settore immobiliare prima di procedere.

Il settore immobiliare, specialmente al termine di una delle più gravi crisi sanitarie ed economiche a livello mondiale, aveva risposto abbassando i prezzi delle abitazioni, situazione che aveva determinato un forte interesse degli italiani verso l’acquisto di immobili. I dati più recenti, tuttavia, parlano di quotazioni in rialzo per il mercato, con valori positivi anche per quanto riguarda il volume delle compravendite registrate e previste entro l’ultimo periodo di quest’anno. Le prospettive rimangono ad ogni modo incerte a causa dello scenario macroeconomico attuale, che fa presagire anche un atteggiamento di maggior prudenza da parte degli istituti di credito nell’erogazione dei mutui, spesso necessari per l’acquisto di immobili da parte degli italiani. Oltre al quadro di base, da segnalare alcuni trend del momento che possono influenzare il mercato immobiliare, come la preferenza dell’affitto breve come casa per le vacanze rispetto alle strutture alberghiere, fenomeno che può essere facilmente riconducibile all’aumento di seconde case acquistate sin dal 2021, quindi anche prima del Covid. Le aspettative relative all’investimento possono differenziarsi a seconda dell’investimento stesso, sia esso familiare, personale o imprenditoriale. Nel caso di investimento familiare si pone molta attenzione su quelli che sono i bisogni della famiglia e quindi dell’ambiente in cui vivere e crescere i propri figli. Nel caso, invece, si tratti di investimenti personali bisogna ben definire quali sono gli obiettivi da raggiungere, il perchè e in quanto tempo deve essere ottimizzata l’intera operazione. Se poi l’investimento immobiliare relativo a soggetti imprenditoriali bisogna definire l’indirizzo che l’investimento deve avere, se deve riguardare la crescita aziendale o la valorizzazione di un asset esistente piuttosto che una capitalizzazione. E anche questi ultimi casi si differenziano tra loro per orizzonte temporale e destinazione della liquidita. Non chiarire anzitempo queste variabili espone al rischio di perdersi nella confusione del mercato immobiliare. La vasta offerta di immobili presenti sul mercato facilitata da una veloce visione attraverso i vari portali immobiliari illude di poter facilmente decidere come investire… ma non e cosi, ancor più se si tratta di rendita da locazione turistica, casi in cui l’offerta non e sufficiente a soddisfare la richiesta.

Da qui nasce l’importanza di affidarsi a consulenze qualificate e mirate di esperti del settore, capaci di riconoscere le aspettative e aiutare a comporre il miglior progetto di investimento, adatto alle esigenze dell’investitore. Dopo 25 anni di esperienza nel mondo imprenditoriale ho capito quanto sia importante questo argomento, estremamente delicato per il rischio a cui si espone l’investitore in caso di mancata analisi del bisogno. Il peso dell’incertezza non va trascurato, posto che si sono perse risorse per circa 2,5 miliardi euro nei primi tre mesi del 2023 con la speranza di una ripresa attesa entro la fine dell’anno. Unica eccezione la fa il mercato di Milano. Sicuramente la spiegazione sta nell’attendismo degli investitori determinato dal contesto macro-economico globale.
Nel prossimo numero vi daremo numeri e analisi dettagliate per capire come muoversi in questo momento di forte incertezza.

PARIOLI: IL QUARTIERE DELLA CAPITALE DALLE ORIGINI A OGGI

Collection Luxury Lifestyle Magazine #3 Dicembre 2023
Articolo di Cristiana Winkler, The RE/MAX Crystal, Roma

PARIOLI: IL QUARTIERE DELLA CAPITALE DALLE ORIGINI A OGGI

LE ORIGINI

Roma è ricca di quartieri, ma Parioli, tra i primi nati agli inizi del 1900, è riconosciuto da molti come uno dei più importanti della Citta Eterna. Le radici del quartiere Parioli affondano nell’antica Roma, quando il quartiere non esisteva ancora e al suo posto si estendeva un promontorio conosciuto con il nome di “Monte Peraiolo”, destinato alla coltivazione di alberi di pero; da qui il nome “Peraioli”, in seguito cambia-to in Parioli. Durante il periodo dell’Impero Romano, questo luogo divenne sede di villeggiatura e riposo per le famiglie patrizie e la nobiltà romana, che costruirono qui le loro ville e i loro palazzi per sfuggire al caos del centro citta e godere della tranquillità della campagna circostante. Questo processo di urbanizzazione e trasformazione ha portato alla nascita del quartiere Parioli come lo conosciamo oggi.

LO SVILUPPO URBANO

All’inizio degli anni ’50, i Parioli si presentavano come un quartiere abitato dalla borghesia medio-al-ta, per lo piu ufficiali e personaggi di spicco del fascismo. Erano gli anni in cui venivano erette eleganti palazzine e villini, inseriti in verdi contesti signorili, ancora oggi visibili come simbolo storico e culturale del passato di questo rione. Il quartiere e sempre stato residenza di facoltosi personaggi, commercianti, imprenditori e personaggi del-lo spettacolo e televisivi. Anche il cinema ne ha approfittato, girando film e generando attenzione per libri e riviste, grazie al valore storico dell’area nella quale si trovano i resti dell’antica citta Sabina “Antemnae”, la villa Romana dell’Auditorium e le Catacombe dei Giordani e di Sant’Ilaria. Qui, nel secondo dopoguerra, personaggi romani di spicco della politica e della finanza, ma anche della cultura, dell’arte e del cinema, hanno fatto costruire le proprie ville esclusive. Negli anni ’60, quest’area era già una zona “in”, rione sinonimo di raffinatezza, luogo dove si svolgeva la Dolce Vita romana. Molti artisti del mondo della musica e dello spettacolo trassero il loro trampolino di lancio proprio al Piper Club, noto locale storico pariolino di musica anni ’60 poco distante dal punto focale del rione, le piazze Ungheria ed Euclide, dimora di locali alla moda e ristoranti di classe.

IL QUARTIERE PARIOLI OGGI

Viali alberati, palazzi signorili e parchi rigogliosi rendono Parioli un quartiere elegante, con la sua at-mosfera raffinata, la bellezza architettonica e le co-modita offerte ai residenti. Tutti, infatti, vorrebbero vivere ai Parioli, per il suo fascino chic e la comoda adiacenza al centro storico. Nel quartiere Parioli non mancano punti di interesse ed aggregazione cultu-rale come l’Auditorium di Renzo Piano, il Palazzetto dello Sport e lo Stadio Flaminio. Qui lo sport regna sovrano, anche grazie alla presenza degli impianti sportivi della zona dell’Acqua Acetosa con il Circolo Canottieri Aniene, lo Stadio delle Aquile – ora Stadio Paolo Rossi – e il Centro sportivo Giulio Onesti.

Il quartiere Parioli è sede di numerose ambasciate e della prestigiosa Università privata Luiss, circondata dal verde, il cui fiore all’occhiello e rappresentato dal parco di Villa Borghese, il quinto più grande della capi-tale, dove e possibile passeggiare nella natura tra curati giardini a pochi passi dal centro della citta romana. Ecco, Parioli, l’area che si estende lungo la riva del fiume Tevere, a due passi dalla sede della RAI, e tutto questo, il quartiere più rinomato di Roma, simbolo di charme e prestigio della Capitale.  Un’ode all’eleganza, un luogo dove la bellezza, la storia e il lusso si fondono in un’armoniosa sinfonia e dove lo stile e di casa.

 

IL LAGO MAGGIORE: UNA GEMMA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE

Collection Luxury Lifestyle Magazine #3 Dicembre 2023
Articolo di Annalisa Prato, The RE/MAX Collection Luxury Lakeview, Verbania (VB)

IL LAGO MAGGIORE: UNA GEMMA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE

Nascosto tra le maestose cime delle Alpi e circondato da antichi borghi e cittadine pittoresche, il Lago Maggiore è una delle gemme più preziose dell’Italia settentrionale. Ogni paese lungo le sue sponde è una destinazione straordinaria che incanta con la bellezza naturale e la ricca storia ed offre un’esperienza unica, dalle ville storiche al lusso moderno, dalle strade pittoresche alle viste panoramiche mozzafiato. Scoprire queste località è come viaggiare attraverso un dipinto vivente, dove la bellezza del paesaggio e la cultura locale si intrecciano per creare un’esperienza indimenticabile. Il Lago Maggiore e un luogo dove la bellezza non conosce limiti, e ogni visita rivela nuovi tesori da scoprire.

 

DOVE LUSSO E STILE DI VITA INCONTRANO L’ELEGANZA IMMOBILIARE

In un contesto dove la bellezza naturale e la storia si fondono in un affascinante connubio, vero protagonista resta il mercato immobiliare di lusso che cattura l’immaginazione dei clienti stranieri più esigenti. Le rive del Lago Maggiore sono punteggiate da sontuose ville storiche, testimonianze di un passato nobile e affascinante, in cui il lusso trova casa. La loro eleganza storica senza tempo regala affreschi originali, giardini all’italiana e architetture suggestive a chi cerca il massimo del lusso e della raffinatezza ed ogni residenza racconta una storia unica, un capitolo dell’antica nobiltà italiana. Benvenuti in un mondo di eleganza senza tempo, stile di vita raffinato e residenze di prestigio! In questa edizione vorrei presentarvi Stresa e le Isole Borromee.

STRESA: L’ELEGANZA NEL CUORE DEL LAGO

Stresa, con il suo panorama spettacolare sulle Isole Borromee, è un vero gioiello. Questo affascinante paese e noto per la sua eleganza, con giardini storici come quelli di Villa Pallavicino, dove la natura si fonde con l’arte. Il Grand Hotel des Iles Borromees, un’icona dell’ospitalità di lusso, rappresenta il punto di riferimento per chi cerca raffinatezza e stile.

LE INCANTEVOLI ISOLE BORROMEE

Offrono un’esperienza unica nel cuore del Lago Maggiore. La loro bellezza, la storia e il paesaggio creano un incanto senza tempo che continua a stupire e incantare chiunque vi ponga piede. Una visita a queste isole e un viaggio indimenticabile attraverso l’arte, la natura e la cultura, dove ogni passo rivela nuove meraviglie.

ISOLA BELLA: L’INCARNAZIONE DEL BAROCCO

Isola Bella, con il suo maestoso Palazzo Borromeo e i sontuosi giardini all’italiana, rappresenta l’apice del barocco italiano. Questo palazzo, costruito nel XVII secolo, e un capolavoro di architettura e design. I giardini sono un paradiso terrestre, con terrazze ornate di fiori e fontane danzanti.

ISOLA MADRE: L’OASI DI GIARDINI ESOTICI

Isola Madre e una meravigliosa oasi di giardini esotici e una dimora storica che evoca il fascino del passato. I giardini all’inglese sono un’incredibile esposizione di flora proveniente da ogni angolo del mondo, con piante rare, pavoni vagabondi e una atmosfera da sogno.

ISOLA DEI PESCATORI: AUTENTICA E AFFASCINANTE

Questa isola è un ritrovo di autenticità e semplicità. Le sue pittoresche strade strette sono fiancheggiate da piccole case di pescatori e ristoranti di pesce fresco. Questo piccolo borgo offre un’atmosfera autentica e affascinante.